ETTARI DI PERFEZIONE

LUNGO LA STRADA PER PANZANO IN CHIANTI, TENUTA CASENUOVE CATTURA LO SGUARDO PER LA SUA ELEGANZA. UNA CASCINA BIANCA CIRCONDATA DA VIGNETI CHE CORRONO IN FILE ORDINATE SU E GIÙ PER LE COLLINE, COLORANDO DI VERDE BRILLANTE UN PAESAGGIO MOZZAFIATO.

ETTARI DI PERFEZIONE

LUNGO LA STRADA PER PANZANO IN CHIANTI, TENUTA CASENUOVE CATTURA LO SGUARDO PER LA SUA ELEGANZA. UNA CASCINA BIANCA CIRCONDATA DA VIGNETI CHE CORRONO IN FILE ORDINATE SU E GIÙ PER LE COLLINE, COLORANDO DI VERDE BRILLANTE UN PAESAGGIO MOZZAFIATO.

Il paesaggio è una cartolina che racconta il lavoro dell’uomo in perfetta armonia con i ritmi della natura. Queste vedute sono un connubio perfetto di elementi rimasti intatti nel tempo: è la stessa campagna toscana delle immagini trecentesche dipinte da Piero Lorenzetti al Palazzo Pubblico di Siena.

La poetica del paesaggio è dettata soprattutto della biodiversità. I 28 ettari di vigneto della tenuta, di cui poco più di dieci sono dedicati al Sangiovese, sono protetti e nutriti da quasi 70 ettari di bosco e uliveti. Inoltre la zona del Chianti è ricca di galestro, uno scisto argilloso che mantiene il calore e aiuta l’uva a raggiungere la perfetta maturazione, mentre gli strati argillosi calcarei trattengono l’umidità e preservano freschezza e acidità: il cuore pulsante dei nostri vini.

COLTIVARE IL RISPETTO

TENUTA CASENUOVE PROMUOVE OGNI GIORNO UN’ECONOMIA CIRCOLARE CON AZIONI SOSTENIBILI. UN ESEMPIO? GRAZIE ALLA TRASFORMAZIONE DEI MATERIALI DI SCARTO, COME SANSA E RESIDUI DI POTATURA, L’AZIENDA PRODUCE FERTILIZZANTI CHE RIDUCONO DRASTICAMENTE L’IMPRONTA DI CARBONIO DELLA FILIERA.

COLTIVARE IL RISPETTO

TENUTA CASENUOVE PROMUOVE OGNI GIORNO UN’ECONOMIA CIRCOLARE CON AZIONI SOSTENIBILI. UN ESEMPIO? GRAZIE ALLA TRASFORMAZIONE DEI MATERIALI DI SCARTO, COME SANSA E RESIDUI DI POTATURA, L’AZIENDA PRODUCE FERTILIZZANTI CHE RIDUCONO DRASTICAMENTE L’IMPRONTA DI CARBONIO DELLA FILIERA.

Dal 2018, Tenuta Casenuove ha una produzione di vini completamente certificata biologica, priva di erbicidi o fertilizzanti sintetici. Nello stesso anno l’azienda entra a far parte dell’Unione Viticoltori di Panzano, il primo “distretto biologico” della Toscana.

Legumi, veccia e cereali piantati tra le viti forniscono compost verde e rendono fertile la terra in maniera naturale. La vendemmia è completamente manuale utilizzando piccole casse progettate appositamente per ridurre al minimo la compressione degli acini.

RESTAURO &
RINNOVAMENTO

A SEGUITO DI UN’ATTENTA ANALISI DEL SUOLO E DELLA SELEZIONE CLONALE, NEL 2016 SONO INIZIATI I LAVORI PER IL RINNOVO DEL TERRENO E I VECCHI VITIGNI DELLA TENUTA SONO STATI SOSTITUITI DA NUOVE FILIERE.

RESTAURO & RINNOVAMENTO

A SEGUITO DI UN’ATTENTA ANALISI DEL SUOLO E DELLA SELEZIONE CLONALE, NEL 2016 SONO INIZIATI I LAVORI PER IL RINNOVO DEL TERRENO E I VECCHI VITIGNI DELLA TENUTA SONO STATI SOSTITUITI DA NUOVE FILIERE.

Durante il rinnovamento dei terreni, sono stati piantati Sauvignon Cabernet, Cabernet Franc e le tradizionali varietà di Chianti Canaiolo, Ciliegiolo e Colorino. Tenuta Casenuove ha anche dato nuova vita a un’antica area semiabbandonata di terrazzamenti con muretti a secco, per favorire la ritenzione idrica del terreno e contrastare l’erosione del suolo.

Nell’area dei terrazzamenti sono state piantate varietà autoctone, coltivate con il metodo tradizionale dell’alberello lamolese.

BENVENUTI
IN CANTINA

TENUTA CASENUOVE HA COSTRUITO UNA CANTINA ALL’AVANGUARDIA, PROGETTATA AD HOC CON TRAVI IN LEGNO PER INTEGRARSI ALLA PERFEZIONE CON L’ANTICO EDIFICIO TOSCANO.

BENVENUTI IN CANTINA

TENUTA CASENUOVE HA COSTRUITO UNA CANTINA ALL’AVANGUARDIA, PROGETTATA AD HOC CON TRAVI IN LEGNO PER INTEGRARSI ALLA PERFEZIONE CON L’ANTICO EDIFICIO TOSCANO.

Nel 2018 viene costruita la nuova cantina di Tenuta Casenuove, progettata in stretta collaborazione con il team enologico, secondo un principio fondamentale: solo uve maturate alla perfezione e trattate il meno possibile offrono vini di qualità eccellente.

La raccolta e la diraspatura dell’uva sono fatte a mano, proprio come una volta, per evitare di danneggiare gli acini. In seguito, i chicchi, ancora integri, cadono per gravità nelle vasche di cemento grezzo dove avvengono la fermentazione e la macerazione.
Quello che succede dopo dipende dal vino, l’annata e da tanti altri fattori imprevedibili. La freschezza rimane comunque un elemento fondamentale per fare in modo che il legno delle botti non condizioni ciò che la natura ha creato.